Disuguaglianza e mobilità sociale intergenerazionale.
La curva Grande Gatsby è un tracciato del rapporto tra disuguaglianza e mobilità sociale intergenerazionale in diversi Paesi del mondo.
La curva è stata introdotta in un discorso del 2012 dal presidente del consiglio dei consulenti economici Alan Krueger, utilizzando i dati dell'economista Miles Corak. La curva mostra l'"elasticità intergenerazionale del reddito", cioè la probabilità che qualcuno erediterà la posizione sociale dei genitori riguardo il livello di reddito e di disuguaglianza negli Stati Uniti ed in altri Paesi sia sviluppati che in via di sviluppo. I Paesi con bassi livelli di disuguaglianza, come la Danimarca, la Norvegia e la Finlandia hanno avuto alcuni dei più alti punti di mobilità, mentre i due Paesi con il più alto livello di disuguaglianza - Cile e Brasile - hanno avuto alcune delle mobilità più basse.Il giornalista Robert Lenzner la definisce "Una curva molto spaventosa che richiede attenzione politica". Krueger ha previsto che "la persistenza nei vantaggi e negli svantaggi di reddito trasmessi dai genitori ai figli" "salirà di circa un quarto nella prossima generazione a causa dell'aumento della disuguaglianza che gli Stati Uniti hanno visto negli ultimi 25 anni."
Al contrario l'economista di Harvard Greg Mankiw ha osservato che "questa correlazione non è particolarmente sorprendente", mostrando che i confronti di gruppi più diversi (come gli USA) con quelli meno eterogenei (come la popolazione della Danimarca) esibiscono automaticamente questo fenomeno anche quando ci sono differenze nei processi di mobilità tra questi gruppi, cioè, la curva è un artefatto di diversità.Quindi la curva può aver più o meno senso a seconda di quanto macro diventi l'analisi includendo cioé singoli Stati o parti di esso o più Stati (vd singoli Stati USA eterogenei tra di loro ed il confronto tra gli USA ed un qualsiasi Stato europeo, come la danimarca, molto meno eterogeneo.
Il giornalista Timothy Noah ha sostenuto i risultati degli effetti delle crescenti disuguaglianze:
non si può veramente sperimentare la disparità di reddito sempre crescente senza sperimentare un calo verso l'alto in quanto (per usare una metafora di frequente impiegata) è più difficile da salire una scala in cui i gradini sono più lontani.
Un altro giornalista ha sostenuto che un collegamento tra le disparità di reddito e la bassa mobilità potrebbe essere spiegato dalla mancanza di accesso per i bambini non-abbienti alle migliori (più costose) scuole e se questo accesso abiliti per un impiego ben retribuito, oppure per una differenza di assistenza sanitaria che può limitare l'istruzione e l'occupazione.
La situazione italiana.
Ormai siamo tra i Paesi che hanno maggiori diseguaglianze nei redditi e, contemporaneamente, fra quelli dove c'è la minore mobilità sociale tra una generazione e l'altra. In paesi come Usa, Gran Bretagna e Italia almeno metà dei propri vantaggi economici viene dal fattore-famiglia, che invece pesa solo un quinto sui figli di norvegesi, danesi, finlandesi. Cosa fare? Occorre investire in politiche per i giovani, sulla formazione, su una scuola di qualità ed equalitaria che permetta a tutti di poter dimostrare le proprie capacità, insomma una società più meritocratica.
Il nome della curva di riferimento, un po 'ironicamente, fa riferimento a Jay Gatsby (nato Gatz), il personaggio di F. Scott Fitzgerald del romanzo ' Il grande Gatsby. Jay mostra un alto grado di mobilità, passando da essere un contrabbandiere alla guida del Long Island North Shore.
(Fonti: Wikipedia en, L'Espresso 5.9.2013)